Le piccole e medie imprese italiane sono cardine del sistema economico e produttivo del Paese. Il Decreto Legge 3/2015 ha assegnato larga parte delle misure già previste a beneficio delle start up innovative ad un numero di imprese potenzialmente molto più grande: possono essere PMI innovative tutte le piccole e medie imprese che operano nel campo dell’innovazione tecnologica, a prescindere dalla data di costituzione, dall’oggetto sociale e dal livello di maturazione. Si tratta di una opportunità significativa per le aziende, che CRISIS, forte delle proprie caratteristiche, ha deciso di cogliere.
CRISIS, grazie alle attività di ricerca sviluppate internamente dai soci e alla propria composizione, che vede una larga parte dei propri membri in possesso di dottorati di ricerca o lauree magistrali, è oggi iscritta al registro separato delle imprese innovative. “E’ un riconoscimento del lavoro svolto dalla società e una opportunità per noi – commenta la presidente del CdA Cristina Nati – per l’impegno che abbiamo profuso nello sviluppo di soluzioni che si avvantaggiano della preparazione dei soci e per le scelte d’investimento che le cooperativa ha assicurato negli anni. E’ poi un vantaggio per i nostri clienti e business partner che potranno assicurarsi le nostre consulenze, soprattutto quelle relative a progetti di ricerca e sviluppo, a condizioni economiche più vantaggiose, proprio in ragione del riconoscimento formale delle nostre specificità: progettazione innovativa e ricerca.”