La nascita delle nuove tecnologie – che poi nuove non sono più ormai – ha implicato un proliferare di possibilità di comunicazione, sia formale che informale, declinate su una pluralità di strumenti: social network, piattaforme varie, siti web.
Esiste una “regola aurea” per la loro gestione? C’è un trucco?
Video e fotografie, infografiche e animazioni sono estremamente suggestive, utilizzate ed accattivanti, ma è uno, il più antico di tutti, il medium principe della raffinata narrazione digitale: la parola scritta.
E’ la parola scritta, che da millenni ci accompagna, la regina della diffusione d’ informazioni, della creazione di suggestioni, del passaggio di conoscenze e dell’advertising.
E’ la parola scritta che struttura gli storyborad per i video, i post su Facebook, gli hashtag su Instagram, la narrazione sui blog.
La parola scritta s’innova, evolve, accompagna e talvolta disegna il cambiamento, ma risponde con certezza ad alcune regole di base, quelle che tutti più o meno impariamo a scuola e quelle dettate della scrittura professionale.
Sembra una considerazione banale, ma, benché più e più esperti di comunicazione indichino agli operatori come sia oggi – più che mai – il contenuto centrale in ogni strategia di successo, la committenza e molti professionisti focalizzano la loro attenzione solo, o prevalentemente, sulla tecnica, “sull’algoritmo”, sulle misteriose (talvolta) parole del marketing.
Se è più che giusto conoscere e padroneggiare tecniche e strumenti, dovremmo aver capito tutti oggi che device, piattaforme e social sono in continua, costante, permanente evoluzione.
Pretendere di modellare la strategica di comunicazione per enti o aziende solo – o prevalentemente – sugli aspetti in grado di assecondare le diverse tendenze è fuorviante. Se mai ci si voglia affidare a schemi predefiniti, questi restano, in premessa, i più semplici, quelli che un buon insegnante di lettere rammenta:
…. E non essere permalosi: se un testo non funziona, va riscritto. Quante volte? Quelle che servono!
Chi, come me, da molti anni scrive per passione e professione, tende a dare per scontati questi piccoli consigli, che però scontati forse non sono: mi preoccuperò, nei prossimi post, di dare alcuni suggerimenti operativi, per accompagnare chi debba scrivere per la propria azienda, sperando di aiutare a trasformare questo compito in un lavoro quanto meno stressante possibile, magari divertente e speriamo fruttuoso!
A cura di Martina Di Colo: scrivimi se vuoi! martina.dicolo@crisispartner.it